La categoria Open rappresenta il riferimento per le operazioni di droni a basso rischio. Questa categoria è stata concepita per facilitare l’uso dei droni senza la necessità di autorizzazioni, pur mantenendo un elevato livello di sicurezza attraverso il rispetto di determinate condizioni. (Regolamento di Esecuzione (UE) 2019/947).

All’interno della categoria OPEN ci sono delle limitazioni riguardo al drone (UAS):

• I droni (UAS) devono essere dotati di un’etichetta di identificazione di classe da C0 a C4. (Eccezion fatta per i droni senza etichetta solo se immessi sul mercato europeo prima del 31 dicembre 2023);
• I droni (UAS) costruiti privatamente sono permessi, a condizione che siano stati costruiti per uso personale e non acquistati come kit pronti all’uso.

Gli operatori sono tenuti a soddisfare i seguenti obblighi:

• Registrazione obbligatoria per tutti gli operatori sul portale D-Flight;
• Apporre chiaramente il proprio numero di identificazione operatore UAS (QR code) sul drone (UAS);
• Necessario l’attestato del pilota per operare col drone (UAS);
• Richiesta una copertura assicurativa per la responsabilità civile, adeguata alla tipologia di operazioni.

Ogni zona geografica ha delle proprie regole, è necessario verificare le zone geografiche consentite/vietate al volo sul portale D-Flight. Esistono delle eccezioni riguardo al volo libero. I piloti di droni (UAS) di peso inferiore ai 250 grammi, dotati di telecamera, non sono obbligati al conseguimento dell’attestato del pilota. Nonché permane l’obbligo del soddisfacimento dei rimanenti requisiti, ovvero il rispetto della regolamentazione Europea relativa alla sottocategoria A1. Se il drone pesa meno di 250g e non è dotato di dispositivi per la registrazione audio o video, non è obbligatoria la registrazione come operatore. Se il drone è definito giocattolo (Direttiva 2009/48/CE) non è obbligatorio adempiere alcun obbligo precedente.